L’Orsa Amarena: la storia della vita di questa creatura meravigliosa spezzata in una notte

La storia di questa Orsa meravigliosa sta facendo il giro del mondo in questo periodo. Giorno dopo giorno sentiamo sempre più parlarne a causa di un fatto terrificante che la riguarda: ha passato il ponte arcobaleno e tutto a causa della mano spietata dell’uomo. La dolcissima creatura, uno spettacolo che la natura ci ha regalato e ci ha donato per farci capire quanto sia bello il mondo che ci circonda, ora non c’è più. Lei, conosciuta da tutti come Amarena, ha salutato questo pianeta per dirigersi dove c’è davvero rispetto per la vita e per la dignità di una dolce creatura vivente.

Pensate, il suo nome deriva dal fatto che lei adorava la frutta e, ogni giorno, si dirigeva alla ricerca di questa. Ma, come i paesani e i cittadini di quei luoghi meravigliosi che costellano l’Abruzzo ricordano, lo ha fatto sempre con pazienza, amore e cura per ciò che la circondava, senza infastidire o impaurire nessuno. Con quella semplicità che solo una mamma sa regalare ai suoi figli, i piccoli che, ormai, si ritrovano orfani.

La prima volta che videro Amarena fu nel Luglio del 2016, nell’area della Valle del Giovenco. Aveva solo 4 anni ed una voglia matta di vivere e giocare, curiosa del mondo che la circondava. Da quel momento in poi il mondo del web ha visto tanti suoi video e foto. Che la ritraevano mentre scarrozzava in giro in cerca di leccornie. E, ultimamente, pochi giorni prima della sua morte, con i suoi meravigliosi cuccioli. Lei era un’orsa molot prolifica e, con 60 soggetti rimanenti della sua specie, era come l’oro.

L’Orsa amava andarsene in giro per i centri abitati e, ogni volta, si avvertivano le autorità competenti riguardo a queste sue scorribande. Ma mai una sola volta è stato registrato un suo atto violento o aggressivo, men che meno verso gli esseri umani. Grandi e piccini si avvicinavano per forografarla, o per vederla da vicino. In un susseguirli si scambi tra l’uomo e la natura che, aimé, non ci appartengono quasi più. Ma che spero, con tutto il cuore, che riusciremo a ritrovare.

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