Mamma orsa avvistata insieme al suo cucciolo color crema: come è possibile?
Questa fotografia ha letteralmente fatto il giro del mondo proprio grazie al modo meraviglioso con cui questa mamma orsa porta a spasso il suo cucciolotto. E, il tutto, con una semplicità e una naturalezza che, aimé, a noi quasi non appartiene più. Ecco perché dobbiamo ancora imparare dagli animali, dobbiamo capire come riescono con amore ed empatia a capirsi con un solo sguardo. Ma, amici miei carissimi, questa non è l’unico motivo per il quale di devo assolutamente parlare di questa immagine. Infatti, la ragione che c’è dietro alla popolarità di questa foto è ancor più incredibile.
Non notate niente di strano? Esatto, la dolce mamma orsa è di un colore, a dir poco, bruno, mentre il suo figlioletto è completamente color crema. Ma come è possibile tutto ciò? Andiamo a scoprirlo.
Innanzitutto da dove arriva questa fotografia? Ebbene, è stato Arthur De Jong, responsabile della pianificazione ambientale, che ha avvistato e fotografato un cucciolo di orso di 5 mesi con una pelliccia color crema. Il tutto sulle montagne di Whistler-Blackcomb nella Columbia Britannica. Gli esperti si sono subito lanciati nello studio di questo colore molto particolare.
E, ne esce fuori che il pelosetto potrebbe essere il frutto di una mutazione genetica che colpisce la colorazione della pelliccia. Ma, attenzione, scoprirono inoltre che questa stessa mutazione non porta alcun tipo di problema all’orsetto. Che può vivere, quindi, la sua vita in maniera tranquilla e serena.
Secondo Michael Allen, esperto di orsi fischiatori, il cucciolo di orso color crema è una rarità nella popolazione di orsi. In 23 anni di esperienza, non ha mai visto un cucciolo con la pelliccia così chiara e lucente, come se fosse lavata con camomilla ogni giorno. Questo raro spettacolo ha di certo emozionato tutti, noi compresi, non è così?
E, quindi, voglio rinnovare l’appello a salvare, a curarci di questa creature e a proteggerle in quanto uniche e meravigliose. In quanto vita su questa terra.