Cane intrappolato dopo l’attacco mortale a una donna a Zamora
Un cane catturato, un pastore di circa sei mesi, si trova oggi in un canile di Simancas insieme agli altri cani coinvolti nell’incidente di cui andremo a parlare oggi. Ma facciamo un passo indietro e vediamo come è andata la sua storia dall’inizio. Seguiteci nell’articolo.
I membri della guardia civile nella foto qui sopra cercano di leggere il microchip di uno dei cani coinvolti lunedì scorso nell’attacco mortale a una giovane donna di Zamora. La “Guardia Civil” ha catturato il cane, un pastore di Carea, che rimaneva da prendere dopo che un branco di cani aveva attaccato una donna di 27 anni a Zamora, causando la morte della giovane. Il cucciolo di sei mesi si trovava vicino all’allevamento di bestiame dove è avvenuto l’attacco. I membri del Seprona e del Servizio cinologico della Guardia Civil erano impegnati nella ricerca del cane da quando è avvenuto l’attacco. Oggi il cucciolo si trova in un centro canino di Simancas in attesa della decisione del giudice.
L’animale sarà ora trasferito in un centro canino situato nella città di Simancas, dove sono custoditi gli altri cani coinvolti nell’aggressione. I cani rimarranno in questo luogo fino a quando l’autorità giudiziaria non prenderà una decisione sul loro futuro, hanno assicurato fonti della Delegazione governativa di Castilla y León. Vedremo quale sarà l’esito finale della questione. Dal punto di vista sanitario non hanno rabbia, non hanno problemi di salute tali da averli spinti all’aggressione. Quello che è successo è “una reazione imprevista”. Il gruppo in questione “deve avere agito in seguito ad un istinto predatorio”. Il fatto che abbiamo ucciso di per sé non basta alla legge per decretare la loro soppressione. Vedremo come si evolverà questa situazione, voi cosa ne pensate di tutto ciò? Fateci sapere e condividete questa storia con i vostri amici e parenti.