Viveva dentro una scarpa per proteggersi dal freddo: questo cucciolo ora ha una nuova vita
Chi ama gli animali fa tutto per salvargli la vita o, comunque, per aiutare chi di loro ne ha più bisogno. Ma, aimè, accade anche l’esatto opposto, ovvero chi non li ama e non prova affetto per loro è capace di azioni orribili. Come, amici miei, quella di abbandonare a se stesso un povero cucciolo di cane che mai e poi mai sarebbe sopravvissuto da solo in strada come un randagio. La storia che vi racconterò oggi, in particolar modo, è davvero emozionante e ha del meraviglioso proprio perché, nonostante un inizio vita difficile, questo piccolo pelosetto trova una vita d’uscita. Trova un modo per salvarsi la vita e per avere una seconda possibilità. Andiamo a vedere insieme di cosa si tratta!
Questo cucciolo di cane meraviglioso ma anche molto sporco, malato, malconcio e randagio aveva un estremo bisogno di aiuto. Venne abbandonato a se stesso in un momento davvero difficile, quello in cui c’è un estremo bisogno di una famiglia e di amore. Ma fortunatamente, a capitare da quelle parti fu un uomo dal cuore d’oro che si chiama Goran Marinkovic, residente in Serbia e che vede il pelosetto aggirarsi da solo nel bel mezzo di una discarica.
Ebbene, lui lo trovò strammazzante a terra bisognoso di cure e non poté non reagire a quelle richieste di aiuto silenziose. Decise di intervenire immediatamente e prese con sè il piccolo cagnolino e lo portò subito in una clinica veterinaria vicina. Questo per potergli dare le prime cure. Fu così che, nel traggitto prese due importantissime decisioni. La prima: chiamò il piccolo cucciolo abbandonato Smesten. La seconda fu impressionante e commovente: decise di adottare il piccolo pelosetto e di accoglierlo in casa propria.
La trasformazione di questo dolce cucciolotto in un cane meraviglioso, buono, dolce e gentile fu lampante. Vediamo già da queste poche immagini come sia cambiata la vita di questo pelosetto tutto grazie all’amore di una persona che non si è fatta condizionare dall’aspetto esteriore.