Julbars, il cane che ha sfilato nella Parata della Vittoria

Nell’Armata Rossa c’erano circa 60.000 cani. Pensate a questo numero, è davvero elevato. C’erano genieri, bombardieri, comunicatori, medici e messaggeri. All’inizio della Grande Guerra Patriottica, il cane Julbars e altri distrussero i carri armati nemici, ovviamente a costo della loro vita.

cane e militare

I cani sono stati utilizzati per far esplodere i carri armati fino al 1942. Loro hanno posato 8.000 chilometri di cavi telefonici, hanno consegnato 200.000 documenti in azione, hanno individuato 4 milioni di mine. I cuccioli hanno anche partecipato allo sminamento di 300 grandi città. Ed, infine, hanno anche soccorso 700.000 feriti. Nel 1941, nella regione di Cherkasy, vicino a Zelena Brama, 150 cani hanno partecipato a un combattimento corpo a corpo con i nazisti. Il distaccamento delle guardie di frontiera sotto il comando del maggiore Lopatin, che copriva la ritirata delle unità dell’Armata Rossa, affrontò le truppe naziste. 500 guardie di frontiera e 150 cani di servizio affrontarono il reggimento fascista. Tutti furono uccisi, sia le persone che i poveri animali.

cane in mezzo alle macerie

In URSS tutto questo nn si dimenticò mai. Durante la Parata della Vittoria del 24 giugno 1945 c’erano anche i cani. I soldati a quattro zampe hanno sfilato sulla Piazza Rossa con una colonna di genieri. Tutti questi hanno preso parte alle azioni di guerra, con un enorme curriculum di servizio. I cineasti hanno trasportato su una barella un soldato ferito della 14ª Brigata genieri: un cane da pastore dell’Europa orientale di nome Julbars. Questo cane contribuì a liberare i territori di Russia, Ucraina, Romania, Cecoslovacchia, Ungheria e Austria. Possedeva un istinto unico. Durante il suo servizio ha trovato 7.468 mine e 150 granate. Per le sue imprese durante la guerra, a Julbars hanno dato la medaglia “Per il merito in combattimento”. Fu l’unico cane a ricevere una decorazione di combattimento.

cane in guerra

Alla fine della guerra, Julbars si ferì e per molto tempo non fu in grado di reggersi sulle zampe. Così, alla parata della Vittoria, lo portarono su una barella. Lo stesso Stalin lo suggerì, in segno di rispetto per le sue imprese. Come vedete i cani sono creature straordinarie, gli unici animali che possono lottare per le persone fino alla fine e dare la loro vita.

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