Barboncino precedentemente abbandonato dalla famiglia non riesce più a riposare: dorme in piedi (VIDEO)
Gli animali domestici hanno una percezione del tempo diversa dalla nostra. Un’ora per noi può sembrare breve, ma per loro è un periodo lungo e significativo. È per questo che molti di loro soffrono e manifestano disagio quando siamo assenti da casa. Tuttavia, non tutti reagiscono allo stesso modo. Ci sono casi in cui alcuni cuccioli, quando privati della presenza dei loro padroni per troppo tempo, mostrano segni di tristezza o addirittura sviluppano un trauma. È successo recentemente ad un Barboncino che è stato lasciato sotto la custodia di un parente per solo 24 ore, pensando così di essere stato abbandonato. A partire dal giorno successivo, il cagnolino ha manifestato un cambiamento nel comportamento: non è più riuscito a dormire completamente, preferendo rimanere in piedi, come se temesse di allontanarsi dalla sua famiglia.
Barboncino non riposa mai per paura dell’abbandono
Il protagonista di questa storia è Max, un barboncino affettuoso che ama profondamente la sua numerosa famiglia. Di solito, non si trova mai solo perché c’è sempre qualcuno con lui. Tuttavia, un giorno tutti i membri della famiglia devono uscire e nessuno può restare a casa. Per evitare che Max resti da solo per troppo tempo, decidono di lasciarlo alla custodia di una zia per soli 24 ore. Per Max, però, quei 24 ore hanno rappresentato un periodo di profonda angoscia. Ha vissuto ogni minuto come un’eternità, sentendo intensamente la mancanza dei suoi amati padroni.
Quando finalmente tornano a casa, Max è visibilmente agitato. Da allora, non è più riuscito a trovare pace nel sonno. Ora passa le notti in piedi, sempre all’erta, con l’ansia costante che possano separarsi da lui di nuovo. La famiglia sta facendo tutto il possibile per rassicurare Max e ristabilire la sua fiducia. Hanno ripreso le routine quotidiane e cercano di mostrargli che non lo abbandoneranno mai. Ma Max, dopo quell’esperienza, è diventato più attento e ipervigilante. Continua a preferire stare in piedi, pronto a muoversi al minimo rumore, nel timore che possano lasciarlo solo di nuovo.
Nonostante i loro sforzi, la notte rimane un momento di tensione per Max. I suoi muscoli si irrigidiscono, e anche se ogni tanto chiude gli occhi per la stanchezza, è sempre pronto a reagire ad ogni minimo movimento. La famiglia spera che con il tempo, Max possa ritrovare la serenità e la tranquillità di un sonno profondo che aveva prima di quell’evento.