Operazione di salvataggio: 97 Labrador Retriever recuperati da un allevamento abusivo
Gli allevatori senza scrupoli, spinti unicamente dal desiderio di profitto, spesso tengono i cani in condizioni deplorevoli, trasformando la loro attività in un ciclo incessante di riproduzione. Questi individui, privi di etica e sensibilità verso il benessere animale, trascurano le necessità fisiche e emotive dei cani, relegandoli a una vita di sofferenza. Le pessime condizioni igieniche, la mancanza di cure veterinarie adeguate e il confinamento prolungato in spazi ristretti sono alcune delle tristi realtà che caratterizzano gli allevamenti senza licenza. Per fortuna spesso vengono scoperti e sequestrati tutti i cani, come questi Labrador, salvati dalle pessime condizioni in cui vivevano nell’allevamento. Un’allevatrice America senza licenza li teneva confinati in piccole gabbie e li faceva riprodurre come macchine, fino allo sfinimento.
Labrador tenuti in allevamento in condizioni disumane: soccorritori li liberano e gli donano un’altra possibilità
Il 9 gennaio, la Humane Society, un’associazione americana che combatte per il benessere degli animali, ha accolto quasi 100 cani, liberati da un allevamento a St. James, nel Missouri. La proprietaria dell’allevamento, Sandra Kozlowski, ha risposto davanti al giudice delle sue azioni, il quale l’ha dichiarata colpevole, per aver infranto le leggi anti-crudeltà.
Ella Frank, la direttrice anti-crudeltà dell’ente di beneficenza che ha guidato l’irruzione nella proprietà, ha adottato uno dei cuccioli salvati, Pip. Questo cucciolo, di soli quattro mesi, per fortuna non ha vissuto molto in quella triste realtà ed oggi può riposare nelle calde braccia della sua nuova mamma.
Per quanto riguarda gli altri cani, sono tutti in riabilitazione presso la struttura della Human Society. Qui, i volontari si stanno prendendo cura di loro sia fisicamente che moralmente. Purtroppo non avendo avuto una famiglia, una casa, non sanno bene come comportarsi, ma non avranno difficoltà ad impararlo presto. Ci auguriamo che tutti loro, come Pip, possano trovare una famiglia che li ami e che sia disposta a prendersi cura di loro.