Scoperto il fossile di un ragno gigantesco, ancor più grande della tarantola Golia
Moltissime persone, al giorno d’oggi, hanno tanta paura dei piccoli e dolce ragnetti ma anche, e soprattutto aggiungerei, di quei ragni giganti che abitano terre fortunatamente a noi lontane. Insomma, l’aracnofia, o paura dei ragni, è qualcosa di ancestrale che ci portiamo dietro come caratteristica della famiglia umana da quando abbiamo memoria.
Questo perché nella nostra mente è radicato il pensiero che i ragni possano avvelenarci, morderci e che siano, quindi, un pericolo per la nostra sopravvivenza. Ebbene, oggi vi parlerò di una scoperta sensazionale che può ancor di più sconvolgere non solo chi ha paura dei ragni ma anche chi non ne ha. Vediamone insieme il motivo.
Sappiamo bene come il ragno più grande al mondo sia la Tarantola Golia, nome scientifico Theraphosa blondi. Ma, amici miei e cari lettori, da qualche tempo a questa parte non è la sola a detenere questo primato. Ma fatemi spiegare meglio: qualche mese fa è stato scoperto in Australia il fossile del ragno più grande che sia mai stato scoperto.
Pensate, è almeno 5 volte più grande della tarantola Golia. Per il momento si sa poco rispetto a questa scoperta incredibile. Prima di tutto, si pensa sia vissuta solo in Australia e che sia ormai del tutto estinto. E, che la sua scomparsa dal pianeta terra sia dovuta a fatti puramente biologici. Quindi, per questa volta, la mano dell’uomo non c’entra, strano!
Inoltre, posso rassicurare tutti gli aracnofobici dicendovi che questo esemplare è vissuto nel miocene, ovvero 5 e i 23 milioni di anni fa, secondo una ricerca portata avanti dall’Università di Oxford. Il suo nome scientifico ora è Megamonodontium mccluskyi, e si è visto appartenere alla famiglia dei ragni botola, di cui ne esitono ancora diverse sottospecie nel mondo. Sono così chiamati perché si seppelliscono nel terreno e attaccano le loro vittime quando si avvicinano.
Pensate che ad oggi ne sono sopravvissute solo le specie più piccole perché dimensioni così grandi sono sfavorevoli dal punto di vista evolutivo. Al momento si stanno studiando le cause reali della sua estinzione e non vedo l’ora di saperle!