Un uomo viene espulso da una partita di baseball perché voleva entrare con un alligatore come supporto emotivo
Attualmente viene riposta sempre più attenzione e importanza al ruolo degli animali di supporto emotivo nella gestione dei problemi di salute mentale. Sebbene cani, gatti o cavalli siano animali di supporto comuni, la definizione è sempre più varia. Basta guardare cosa è successo di recente durante una partita di baseball!
Joie Henney e il suo alligatore di supporto emotivo, WallyGator, sono stati educatamente ma fermamente espulsi da una partita di Phillies-Pirates al Citizens Bank Park. Sebbene WallyGator portasse il suo nome su un’imbracatura e un guinzaglio fantasiosi, non era il tipo di animale di supporto che le regole dello stadio avevano in mente.
Secondo le linee guida pubblicate nel sito ufficiale dei Phillies, gli animali ammessi sono solo cani di servizio oppure di addestramento. Di conseguenza, in linea con ciò, animali di queste dimensioni non potevano entrare nel recinto.
La storia divenne virale dato che un animale del genere non passa di certo inosservato agli occhi della platea! WallyGator tuttavia non è solo un animale domestico per il suo padrone ma un vero e proprio supporto emotivo che gli ha cambiato la vita. Il loro forte legame si è costruito in un periodo molto buio per Joie, in cui era in uno stato depressivo molto importante dopo la perdita dei suoi cari. L’animale, in questo caso, ha funzionato da medicina, permettendo all’uomo di riuscire dal tunnel buio nel quale era finito.
L’alligatore inziialmente è stato trovato in uno stagno di Disney World, un luogo generalmente associato alla presenza di topi più che di alligatori. Dato che lo stato della Florida proibisce lo spostamento libero di alligatori selvatici, Henney decise di adottarlo.
I due iniziarono a dormire insieme ogni notte legandosi l’uno all’altra sempre di più. Henney non può stare senza di lui, sono come due veri e propri innamorati alle prime prese!